La diagnostica per il Covid19 si è nel tempo arricchita ma può creare confusione rispetto al suo significato ed a un corretto utilizzo.
Al momento i test disponibili e riconosciuti scientificamente sono 4:
L’unico test diagnostico è il Tampone Rt-PCR che serve anche per validare o meno la positività degli altri tre test che vanno sempre confermati.
Va eseguito quindi in caso di sospetto Covid per sintomatologia suggestiva o per conferma di altri test o come screening negli operatori sanitari e sociosanitari che per definizione sono a rischio.
Il tampone antigenico rapido è utile per la sua rapidità sempre in caso di sintomatologia sospetta ma va comunque confermato da un tampone Rt-PCR.
Questi sono test molecolari (rilevamento di sequenze genetiche Rt-PCR) o proteici (rilevamento antigene – Tampone rapido) che permettono di rilevare la presenza o meno del virus o di parti di esso al momento dell’esecuzione.
I test sierologici invece permettono di capire se il soggetto è venuto o meno a contatto con il virus anche in modo asintomatico o inapparente.
Il Test Qualitativo è utile per la sua rapidità ma non da un’informazione sul livello di immunizzazione del soggetto.
Il test Quantitativo invece fornisce una precisa titolazione (quantità) degli anticorpi presenti nel sangue del soggetto e sul loro livello.
La presenza di IgM sopra la soglia di riferimento può significare infezione in atto (conferma con tampone classico); la presenza di IgG testimonia invece una pregressa infezione e definisce quantitativamente il livello di potenziale immunità.
Infatti il soggetto con elevate IgG e tampone negativo viene definito potenzialmente immune e comunque sieropositivo.
La reale immunità è definita dal potere neutralizzante degli anticorpi e dal loro tempo di permanenza nell’organismo. Al momento non vi sono ancora informazioni su questo semplicemente per il fatto che siamo di fronte al primo ciclo epidemico di un’infezione prima sconosciuta. Il tempo (inverno-primavera prossima) ci fornirà queste indicazioni.
In conclusione quindi per una popolazione o categoria professionale comunque in contatto con il pubblico e non sintomatica il test che da più informazioni anche prospettiche (proiettate nel tempo) è il Test sierologico quantitativo che permette con precisione, alta sensibilità (probabilità che un soggetto con anticorpi risulti test positivo > 95%) ed alta specificità (probabilità che un soggetto senza anticorpi risulti negativo >95%) di dare una corretta informazione sullo stato immunologico del soggetto.
Di seguito una tabella sinottica riassuntiva
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